per me l'arrivo dell'estate viene segnato ogni anno da tre avvenimenti topici.
la prima lattina di te' freddo. che non ho mai capito perche' la gente beve il te' freddo solo d'estate...d'inverno continuiamo tutti a bere coca cola, birra e alcune persone strane anche cose come l'aranciata amara o la sprite, pero' il te' freddo viene bandito, inesorabilmente. e non e' che non lo trovi piu' in commercio, perche' continuano a venderlo sia i bar che i supermercati, ma non lo senti piu' giusto... non sembra una cosa adeguata e quindi, a malincuore, ci rinunci fino alle'estate successiva. fin quando la prima pubblicita' di estathe, verso maggio, ti sdogana e ti senti di nuovo libero di comprarlo.
il secondo avvenimento topico e' l'ennesima rilettura dell'immortale "l'estate dei bisbigli" di brunella gasperini. un romanzo bellissimo, che e' finito, per strane ragioni, relegato nella libreria di gallipoli e quindi me lo rileggo tutti gli anni in spiaggia e tutti gli anni piango leggendolo perche' il momento del ricongiungimento finale in cui dario poggia la testa sulle gambe della madre e'veramente struggente, roba che in confronto remi' e tutte le sue peripezie sono una farsa.
il terzo momento e' quando finalmente (normalmente di pomeriggio, nei casi migliori la sera) rete quattro decide di passare "scandalo al sole".
questo film e', dal punto di vista oggettivo un mappettone inguardabile, una roba melensa che ti fa venire la carie ai denti. probabilmente a chiedere l'opinione di mereghetti in proposito si verrebbe mandati a fan culo... ma secondo me e' un film che ha le sue indubbie qualita'.
praticamente c'e' lei (una sandra dee dolce sexy verginella con le ciglia lunghe due metri)che va coi genitori in vacanza in una specie di isoletta dove c'e' solo un grande albergo. il padre di lei e' uno molto macho e piacente, la madre e' invece una stronza repressa, sessuofoba e inacidita che rende la vita della povera sandra un inferno.
i proprietari dell'albergo sono una famiglia composta da : lui (il nostro eroe) un giovanotto alto biondo e belloccio (o almeno secondo i canoni del tempo veniva considerato belloccio) e i suoi genitori. la madre e' una donna bella e fragile, mentre il padre un alcolizzato fallito e violento.
il gran colpo di scena e' che in realta' il padre di sandra dee e la madre del belloccio erano stati fidanzati da giovani, poi il matrimonio era stato impedito dalle famiglie, lui era andato a fare fortuna e lei si era sposata con un altro.
ritrovatisi dopo tanti anni si rimettono insieme.
poi, (il film va avanti anche finite le vacanze quando tutti tornano alle loro vite) anche i figli si mettono insieme e lei (nella migliore tradizione delle verginelle sexy e con le ciglia lunghe due metri) rimane incinta e i due disperati non sanno piu' a chi rivolgersi e alla fine, terrorizzati come due coniglietti, vanno da mamma e papa' (quelli fighi naturalmente) che ormai vivono insieme felici in una grande casa sulla spiaggia. happy ending che piu' happy non si puo' con abbracci, lacrime e perdoni reciproci.
cio' che salva davero tutto l'ambaradan sono due cose... la colonna sonora che e' bellissima (e che guarda caso e' stata per molto tempo la musichetta della pubblicita' dell'estathe)e la frase che dice la madre di lui alla fine del film. quando i due ragazzi tornano a casa, spaventati, colpevoli e in cerca di rifugio lei li guarda coi suoi occhi azzurri pieni di saggezza e dice una cosa che mi fa sempre venire un brividino sulle braccia: "viviamo tutti in una casa di vetro, non ci conviene scagliare pietre"... che secondo me una frase cosi' manco tennesse williams.
ecco questi sono per me i segni profetici che e' arrivata l'estate (di solito me ne accorgo anche perche' sono scoppiati quaranta gradi dalla sera alla mattina).
non vi parlo dei segni premonitori dell'arrivo dell'autunno perche' ce ne e' solo uno e non e' molto interessante: il desiderio impellente di rifugiarmi sotto il piumone e di dormire fino a maggio.