stasera sono sola a casa. i miei inquilini sono andati a vedere un festival di corti e luca e' a prendere un aperitivo con gli amici.
luca pensava che mi sarei arrabbiata e io invece sono felicissima.
tanto per iniziare mi sono vista un posto al sole senza che luca rompesse le palle per vedere otto e mezzo. secondo, ho preparato la pasta al tonno che luca odia e che e' la mia preferita e dulcis in fundo mi sto guardando grey's anatomy (cosa che mi sarebbe stata assolutamente negata).
non devo parlare con nessuno... in casa c'e' un favoloso silenzio...e' tutto tranquillo.
tra un po' luca arrivera' e io provero' un soprassalto di immenso amore dopodiche' si spogliera' in salotto (una cosa che mi fa sempre incazzare) lasciando i vestiti sparsi ovunque, si sistemera' comodo sul divano (probabilmente facendomi spostare da dove sono seduta), mi dira' che non devo stare al computer e se posso spegnerlo, poi prendera' il telecomando e cambiera' canale... addio grey's anatomy... mi chiedera' se ho fatto le cose che mi aveva chiesto di fare oggi... e mi dira' che ho fatto male a farmi la lampada, che stavo meglio prima...
io lo amo tanto, ma e' piacevole che ogni tanto si conceda un aperitivo fuori.
giovedì 15 novembre 2007
venerdì 9 novembre 2007
gestire un "momento no" in cinque facili step
dall'universita' di santa monica, california, giungono i risultati di una interessante ricerca svolta dal noto psicoterapeuta uzbeko marmeladji smadrillowski.
il frutto di piu' di trent'anni di studi sull'uomo e la sua condizione esistenziale consiste in un sorprendente e godibilissimo prontuario su come affrontare quelli che, in linguaggio tecnico psicanalitico vengono definiti i "periodi no".
secondo gli studi di smadrillowski la vita di ogni individuo si svolge grazie all'alternarsi di "periodi no" e "periodi si".
durante i "periodi no" va tutto male, durante i "periodi si" alcune cose vanno bene e altre male (con un rapporto stimato circa del 30, 70.)
per rendere piu' comprensibile la sua ricerca ai profani, l'eminente studioso ha elaborato cinque facili step per gestire con successo un "periodo no" o quanto meno per non uscirne completamente distrutto come da una colluttazione con un rotthwailer affamato e affetto da manie omicide.
siccome i suoi consigli mi sembrano geniali nella loro semplicita' ho deciso di rendere tutti voi partecipi, nella speranza che possano esservi utili nella vita, giacche' come dice bene la bibbia: "siamo nati per soffrire, come le faville per salire in alto".
i cinque step dello psicoterapeuta uzbeko ( che ha passato i primi quarant'anni della sua vita chiuso in un vecchio lager staliniano in siberia che si erano dimenticati di chiudere dopo la caduta del regime e che quindi quando parla di "periodi no" sa di cosa sta parlando)sono i seguenti:
step numero 1: l'accettazione.
durante i primi giorni di un "periodo no" l'essere umano, in quanto tale, tende a negare di essere entrato in un "periodo no". finge con se stesso che il suo livello di sfiga e' nella norma e che non c'e' nulla di cui preoccuparsi.
niente di piu' sbagliato. Il "periodo no" va prontamente riconosciuto e accettato.
solo grazie a una rapida e totale accettazione si potra' cercare di limitare i danni e passare poi ad altri e piu' felici periodi della propria vita.
step numero 2: rimanere statici.
sin dai tempi antichi l'uomo ha saputo comprendere il pericolo del cosiddetto peccato di yubris (o comunque si scriva), ovvero sia il tentativo dell'uomo di ergersi contro il fato e di cercare di rendersi artefice del proprio destino.
quindi vanno assolutamente evitate cazzate tipo "cercare di tirarsi su" andando magari a una festa, organizando un viaggio o un week end in una beauty farm.
ricordate che piu' cose fate piu' cose potranno andare male.
se prendi la macchina potresti investire qualcuno, se parcheggi potresti prendere una multa, se ti fai una lampada potresti rimanere bruciato, se vai a cena fuori potresti rimaner vittima di una intossicazione alimentare... e via di questo passo.
step numero 3: monitara le tue frequentazioni.
non frequentare persone che stanno attraversando una fase positiva. persone che sono piu' magre di te, che guadagnano piu' di te, che sono, per vari motivi, piu' felici di te.
questo ti deprimerebbe e basta. durante i "periodi no" cerca di frequentare solo gente che e' sfigata quanto te. meglio ancora, cerca di non frequentare proprio nessuno.
step numero quattro: sii ricco.
essere ricchi e' fondamentale per gestire un "periodo no". se proprio non riuscite a essere ricchi, cercate almeno di avere dei genitori ricchi e compiacenti, che vi facciano usare la loro carta di credito.
spendere soldi (e' scientificamente provato) migliora l'afflusso di sangue al cervello, aumenta la produzione di endorfine e contribuisce a migliorare la propria autostima.
non importa cosa scegliete di comprare: vestiti, borse, scarpe, profumi, libri o dvd.
ricoradtevi solo che l'imperativo e' spendere spendere spendere.
step numero cinque: guarda la luce.
la famosa luce in fondo al tunnel. ricoradatevi che da i "periodi no" si esce. prima o poi. magari un tantino acciaccati, ma se ne esce. quindi puntate gli occhi su quel flebile puntino di luce che vedete lontano lontano nel buio e seguitelo.
ecco qua. spero che i consigli di smadrillowski vi siano utili come lo sono stati a me. a risentirci.
il frutto di piu' di trent'anni di studi sull'uomo e la sua condizione esistenziale consiste in un sorprendente e godibilissimo prontuario su come affrontare quelli che, in linguaggio tecnico psicanalitico vengono definiti i "periodi no".
secondo gli studi di smadrillowski la vita di ogni individuo si svolge grazie all'alternarsi di "periodi no" e "periodi si".
durante i "periodi no" va tutto male, durante i "periodi si" alcune cose vanno bene e altre male (con un rapporto stimato circa del 30, 70.)
per rendere piu' comprensibile la sua ricerca ai profani, l'eminente studioso ha elaborato cinque facili step per gestire con successo un "periodo no" o quanto meno per non uscirne completamente distrutto come da una colluttazione con un rotthwailer affamato e affetto da manie omicide.
siccome i suoi consigli mi sembrano geniali nella loro semplicita' ho deciso di rendere tutti voi partecipi, nella speranza che possano esservi utili nella vita, giacche' come dice bene la bibbia: "siamo nati per soffrire, come le faville per salire in alto".
i cinque step dello psicoterapeuta uzbeko ( che ha passato i primi quarant'anni della sua vita chiuso in un vecchio lager staliniano in siberia che si erano dimenticati di chiudere dopo la caduta del regime e che quindi quando parla di "periodi no" sa di cosa sta parlando)sono i seguenti:
step numero 1: l'accettazione.
durante i primi giorni di un "periodo no" l'essere umano, in quanto tale, tende a negare di essere entrato in un "periodo no". finge con se stesso che il suo livello di sfiga e' nella norma e che non c'e' nulla di cui preoccuparsi.
niente di piu' sbagliato. Il "periodo no" va prontamente riconosciuto e accettato.
solo grazie a una rapida e totale accettazione si potra' cercare di limitare i danni e passare poi ad altri e piu' felici periodi della propria vita.
step numero 2: rimanere statici.
sin dai tempi antichi l'uomo ha saputo comprendere il pericolo del cosiddetto peccato di yubris (o comunque si scriva), ovvero sia il tentativo dell'uomo di ergersi contro il fato e di cercare di rendersi artefice del proprio destino.
quindi vanno assolutamente evitate cazzate tipo "cercare di tirarsi su" andando magari a una festa, organizando un viaggio o un week end in una beauty farm.
ricordate che piu' cose fate piu' cose potranno andare male.
se prendi la macchina potresti investire qualcuno, se parcheggi potresti prendere una multa, se ti fai una lampada potresti rimanere bruciato, se vai a cena fuori potresti rimaner vittima di una intossicazione alimentare... e via di questo passo.
step numero 3: monitara le tue frequentazioni.
non frequentare persone che stanno attraversando una fase positiva. persone che sono piu' magre di te, che guadagnano piu' di te, che sono, per vari motivi, piu' felici di te.
questo ti deprimerebbe e basta. durante i "periodi no" cerca di frequentare solo gente che e' sfigata quanto te. meglio ancora, cerca di non frequentare proprio nessuno.
step numero quattro: sii ricco.
essere ricchi e' fondamentale per gestire un "periodo no". se proprio non riuscite a essere ricchi, cercate almeno di avere dei genitori ricchi e compiacenti, che vi facciano usare la loro carta di credito.
spendere soldi (e' scientificamente provato) migliora l'afflusso di sangue al cervello, aumenta la produzione di endorfine e contribuisce a migliorare la propria autostima.
non importa cosa scegliete di comprare: vestiti, borse, scarpe, profumi, libri o dvd.
ricoradtevi solo che l'imperativo e' spendere spendere spendere.
step numero cinque: guarda la luce.
la famosa luce in fondo al tunnel. ricoradatevi che da i "periodi no" si esce. prima o poi. magari un tantino acciaccati, ma se ne esce. quindi puntate gli occhi su quel flebile puntino di luce che vedete lontano lontano nel buio e seguitelo.
ecco qua. spero che i consigli di smadrillowski vi siano utili come lo sono stati a me. a risentirci.
mercoledì 7 novembre 2007
vado a vivere a avonlea
penso che mi trasferiro'prossimamente.
in una piccola casetta in cima a una collina dispersa nella campagna di chissa' dove.
potrei non mettere il telefono cosi' non mi telefonerebbe nessuno.
mi piacerebbe una casetta in un giardino pieno di fiori con un vecchio giardiniere, magari lo chiamerei thomas, che viene a sistemarlo una volta a settimana.
io me ne starei seduta su una comoda poltroncina in veranda vestita con un vestito a fiori di laura ashley, con un cappello di paglia in testa e con una coperta di cashmere color panna per i giorni piu' freddi.
prima di partire andrei da feltrinelli e mi comprerei millecinquecento romanzi da leggere nella mia poltroncina in veranda.
la sera ci sarebbe un caminetto nel mio salotto e allora mi trasferirei col mio libro sulla poltrona davanti al fuoco.
non avrei amici, solo un paio di anziane e garulle zitelle del paese che verrebbro ogni tanto a farmi visita portandomi delle ottime torte di mele e gli ultimi pettegolezzi.
dormirei molto in un grande letto con le lenzuola sembre fresche e profumate di pulito e con una grosso piumone di piuma d'oca.
la governante, la signora nelson, verrebbe ogni giorno a fare le faccende e a preparmi cose buone da mangiare.
alle cinque del pomeriggio la signora nelson mi porterebbe il te' con gli scones appena fatti, caldi di forno, accompagnati dalla mamellata di pesche fatta in casa e dalla panna montata preparata con il latte della mia mucca sonia.
avrei un cane che mi segue ovunque e un gattino rosso con gli occhi verdi.
non so perche' non ci ho pensato prima...
per chi mi cercasse (ma non fatelo) sappiate che prima della fine della prossima settimana mi saro' trasferita in una casetta bianca e verde dalle parti di avonlea.
in una piccola casetta in cima a una collina dispersa nella campagna di chissa' dove.
potrei non mettere il telefono cosi' non mi telefonerebbe nessuno.
mi piacerebbe una casetta in un giardino pieno di fiori con un vecchio giardiniere, magari lo chiamerei thomas, che viene a sistemarlo una volta a settimana.
io me ne starei seduta su una comoda poltroncina in veranda vestita con un vestito a fiori di laura ashley, con un cappello di paglia in testa e con una coperta di cashmere color panna per i giorni piu' freddi.
prima di partire andrei da feltrinelli e mi comprerei millecinquecento romanzi da leggere nella mia poltroncina in veranda.
la sera ci sarebbe un caminetto nel mio salotto e allora mi trasferirei col mio libro sulla poltrona davanti al fuoco.
non avrei amici, solo un paio di anziane e garulle zitelle del paese che verrebbro ogni tanto a farmi visita portandomi delle ottime torte di mele e gli ultimi pettegolezzi.
dormirei molto in un grande letto con le lenzuola sembre fresche e profumate di pulito e con una grosso piumone di piuma d'oca.
la governante, la signora nelson, verrebbe ogni giorno a fare le faccende e a preparmi cose buone da mangiare.
alle cinque del pomeriggio la signora nelson mi porterebbe il te' con gli scones appena fatti, caldi di forno, accompagnati dalla mamellata di pesche fatta in casa e dalla panna montata preparata con il latte della mia mucca sonia.
avrei un cane che mi segue ovunque e un gattino rosso con gli occhi verdi.
non so perche' non ci ho pensato prima...
per chi mi cercasse (ma non fatelo) sappiate che prima della fine della prossima settimana mi saro' trasferita in una casetta bianca e verde dalle parti di avonlea.
domenica 4 novembre 2007
c'est la vie
quando siamo partiti io avevo in mente un lungo week end romantico: passeggiate mano nella mano nella nordica brumosa capitale belga dipinta dai colori autunnali, cene in ristorantini del centro e tanto amore.
luca invece era partito con l'idea di dare alla nostra vacanzina un taglio culturale: lunghe camminate per vedere tutti i palazzi interessanti e soste interminabili per fare le sue fotografie.
alla fine, siccome l'arte del compromesso e' il vero collante delle relazioni di coppia, abbiamo optato per una terza scelta: stare quattro giorni in albergo, nella nostra stanza arancione e dorata, a dormire e a vedere rai uno su cui imperversavano carlo conti e la clerici senza pieta'.
il fatto e' che luca si e' beccato l'influenza.
c'est la vie.
luca invece era partito con l'idea di dare alla nostra vacanzina un taglio culturale: lunghe camminate per vedere tutti i palazzi interessanti e soste interminabili per fare le sue fotografie.
alla fine, siccome l'arte del compromesso e' il vero collante delle relazioni di coppia, abbiamo optato per una terza scelta: stare quattro giorni in albergo, nella nostra stanza arancione e dorata, a dormire e a vedere rai uno su cui imperversavano carlo conti e la clerici senza pieta'.
il fatto e' che luca si e' beccato l'influenza.
c'est la vie.
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